Tempo mezzora, e allo scoccare della mezzanotte il morbo
crudele ha colpito anche me. D'altra parte non potevo sottrarmi.
Maledetta, stupida solidarietà natalizia!
Ho
percepito alcuni suoni, “pling pling pling” e “ho ho hooo”, ma non erano né le
renne, né Babbo Natale. Era il mio stomaco.
Per farla breve, ho passato la
Santa Notte languidamente abbracciato ad una singolare tazza di ceramica bianca
di cui ho un vago (e allucinato) ricordo, e nei brevi momenti in cui ci
lasciavamo, mi ributtavo tra le lenzuola in una sindone di sudori freddi.
Oggi febbre altina, mezza tazza di the, conforto reciproco
con la consorte che, sempre e comunque, per definizione, sta peggio di te, tv continuamente
accesa e due palle immani…
Domattina staremo meglio, ma mi raccomando meglio
starcene buonini in casa per non rischiare ricadute, e dopodomani – opplà! –
pronti per tornare al lavoro.
Gran belle feste. E’ vero, anche quest’anno sono arrivato a mangiare il
panettone, ma quanto mi è costato...
E se incontro un Maya – non voglio sentir ragioni: giuro che
lo spenno, lui e il suo stupido Serpente Piumato!
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