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giovedì 15 dicembre 2011

messaggi rassicuranti

Come dicevo qualche giorno fa, il passaggio è stato repentino, repentino e traumatico.
Troppo: da un giorno all’altro siamo passati dal nano Bagonghi al Rigor Montis.
Questo cambiamento ha lasciato tutti sbigottiti: e se l’Italia è attonita, l’Europa è addirittura spaventata.
L’Italia cialtrona del se po’ ‘ffa, la gretta arroganza del celodurismo, il paese della pizza, di Pulcinella e del mandolino, dov’è finita?  
Troppi sconvolgimenti. L’Italia e gli italiani non possono cambiare così di botto. 
C’è una reputazione, storicamente consolidata, da difendere.
E allora il nuovo premier – nelle opportune sedi – è stato costretto a fare un gesto rassicurante, ha dovuto dare un segnale di continuità…

… prima all’Italia…


… poi all’Europa.


E per tranquillizzare gli ultimi perplessi, il popolo, i mercati e quant'altro, et voilà, il colpo di teatro finale!


Ah, les italiens

...

Detto questo, per i reati – tipo vilipendio a chissacosa o altri a me ignoti – che mi verranno ascritti, qualcuno tenterà di formulare la sua richiesta di condanna: il rogo. Non è che ci sia per caso tra i lettori un avvocato bravo che, magari patteggiando, possa farmela cavare - che ne so -, con un paio di minuti nel microonde? 
Ma mi raccomando, un avvocato bravo: mica uno di quelli che d’estate calpestano inutilmente i campi da beach tennis tra il bagno Spina e il bagno Granchio!

martedì 27 ottobre 2009

... non ci posso credere!

Se vi ricordate, qualche tempo fa abbiamo parlato delle palline da beach tennis, e della rapidità con cui si deteriora il feltro che le riveste. Per arginare il fenomeno delle palline scotennate si era cazzeggiato su varie possibili tecniche, una delle quali - chiamata “Bandana beach” -, prevedeva di far trattare le palline consunte nella clinica del dott. Rosati, che poteva eseguire sulle desolate superfici un impianto pilifero proprio come quello ben noto a tutti…

Ovviamente il sistema era stato considerato inefficace e poco soddisfacente, più che altro per la paura di ritrovarsi poi anche sulle palline quello spiacevole “effetto Zed” (vi ricordate, l’uomo robot della tv degli anni ’80?)

o peggio ancora quel risultato tipo “zerbino tinto” più volte notato nel corso delle apparizioni pubbliche del nostro beneamato premier.


Ma adesso si impone un ripensamento.


Come al solito la realtà supera ogni più sfrenata fantasia, la tecnica ha evidentemente compiuto imprevedibili e giganteschi balzi in avanti, e i risultati ora sono sotto gli occhi di tutti.

Però, vabbè tutto, ma non pare anche a voi che stavolta abbia un tantino esagerato?