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mercoledì 16 giugno 2010

colpo grosso

Parecchio trambusto domenica mattina allo Spina Beach.
Siamo arrivati in spiaggia prestissimo e abbiamo cominciato a giochicchiare senza neanche spalmarci la protezione solare. Sapevamo che alle 11 sarebbe cominciato il primo di una interminabile serie di tornei.
E difatti verso quell’ora hanno cominciato a sloggiarci di campo in campo come fossimo gatti randagi, fino a che non ci siamo rassegnati e abbiamo cominciato ad osservare i marziani che si riscaldavano piano piano palleggiando tra di loro.
Ma non ci sono sfuggiti due che, in solitudine, giochicchiavano tristemente nell’ultimo campo in fondo. In un attimo abbiamo capito: A) che la loro coppia di avversari non si era presentata, e B) che quei due, secondo i soliti beninformati, altri non erano che Matteo Marighella e Alessandro Calbucci.
Beh, mica gli ultimi arrivati…
E da lì è scattata l’idea. 
Due delle tre migliori giocatrici di beach tennis degli ultimi 150 anni, racchette alla mano, si sono immediatamente avvicinate al loro campo, sulle prime con l’intenzione di chiedere ai due di fare qualche palleggio; 

 
le due si avvicinano baldanzose; 
il guardingo Marighella già subodora il raggiro...

Marighella fa finta di niente, e le due sono costrette a tergiversare…
 
poi – vista la loro concentrazione nel riscaldamento – con l’intento di rubare di soppiatto una foto con i due giocatori sullo sfondo.

 come si dice, piuttosto che niente è meglio piuttosto…
  
Alla fine, dopo tutta una tragica pantomima di cui vi risparmiamo i dettagli, questo è stato il sorprendente esito:

due (sicuramente) delle tre migliori giocatrici di beach tennis
 degli ultimi 150 anni con due (probabilmente) dei migliori 
giocatori di beach tennis degli ultimi 150 anni
 
Calbucci e Marighella: due grandi, nel beach tennis e in tutto il resto.

Alla fine i due hanno vinto il torneo e noi del team, convinti di aver portato loro fortuna, ci siamo presentati da veri cialtroni e senza alcuna vergogna, fieri nella nostra maglietta d’ordinanza, ai festeggiamenti finali.

Matteo Marighella, piacevolmente sorpreso, manifesta tutto il 
suo interesse  per il team e per il movimento de “I dannati del
 beach tennis”, anche se la racchetta al silicone  (in primo piano) 
non l’ha del tutto convinto

 Matteo Marighella posa con alcuni membri del team.
Ormai è fatta, se molla la Vision è dei nostri!

E tutto questo mentre al Bagno Granchio non facevano altro che starnazzare che era pronta la pizza della Franca…



giovedì 18 febbraio 2010

nuove esperienze sensoriali

Mancano ormai pochi giorni al momento in cui si svolgerà il 1° “Canetti beach tennis indoor tournament”.  

Per dimostrare di essere all’avanguardia, sull’onda del film “Avatar” e delle nuove tecnologie visive proposte dal cinema hollywoodiano, consegneremo al pubblico presente degli appositi occhialini

per poter assistere all’evento attraverso la nuova, rivoluzionaria

visione in 2D!!!

In pratica, pur guardando le partite dal vivo, vi sembrerà di vederle su di uno schermo. Scompare lo spazio reale e si materializza uno spazio virtuale che propone impressioni corrispondenti alla realtà, e che dura almeno finchè non vi arriverà una pallata in un occhio. Con i prossimi tornei svilupperemo nuove sofisticate tecnologie, producendo occhialini che consentiranno di vedere le partite contemporaneamente in 2D ed in bianco e nero; subito dopo implementeremo innovative tecniche che velocizzeranno i movimenti ed elimineranno il sonoro, che sarà sostituito da alcune musichette suonate dal vivo al pianoforte.

Come nelle comiche.

Come poi, di fatto, sono i nostri tornei. 

***

Vi dovevamo una precisazione sul logo del torneo. La presenza del tubetto di silicone evoca avvenimenti che avremmo voluto dimenticare e che nascono dagli interventi manutentivi di dubbia efficacia che l’amministratore delegato del Team ha effettuato sulla sua vecchia racchetta, che si stava aprendo in due longitudinalmente come una cozza. Per contrastare questo fenomeno degenerativo, l’attrezzo è stato siringato di silicone come neanche Nina Moric ha mai osato fare.

la soubrette croata in una recente immagine

Risultato dell’operazione è stato che parte della superficie della racchetta ha assunto la consistenza di un materasso Permaflex, e che un qualunque impatto tra racchetta e pallina determinava su quest’ultima moti con traiettorie irrazionali, bizzarre e di innaturale casualità.

Questo consentiva all’abile mestatore di rigirare la frittata a suo vantaggio, dato che ogniqualvolta (spessissimo) gli capitasse di sbagliare un colpo, la colpa era imputata all’infido silicone e, ogniqualvolta (raramente) gli riuscisse un colpo spettacolare - grazie all’imprevedibilità del silicone - , poteva magnificare le sue innate doti di giocatore dal tocco ineguagliabile.

Una situazione insopportabile e senza uscita.

Fortunatamente ora utilizza una racchetta nuova, e può giustificare i suoi frequenti e ripetuti errori di gioco solo lamentando che “…la racchetta è più pesante, risponde troppo e comunque non ci ho ancora preso la mano…”

Questa giustificazione ha però il fiato corto: il tempo è galantuomo, e la dura verità prima o poi verrà a galla.