“Fai giocare chi è meno fortunato di te”
Il caso più tipico di prestazione ONLUS obbligatoria è quello della partita con la moglie.
E’ uno psicodramma, purtroppo moralmente ineludibile, che ha profondamente segnato sterminate schiere di giocatori. Psichiatri e psicoterapeuti continuano a lucrare sulle conseguenze di queste esperienze nefaste: giocatori perseguitati da incubi notturni popolati di palline che schizzano nelle direzioni più bizzarre, da peregrinazioni nelle sabbie infuocate per recuperarle, da racchettate a vuoto che frantumano nocche e falangi, da continui rimbrotti che iniziano sul campo, continuano sotto l’ombrellone ed esplodono tra le mura domestiche… Un inferno.
Caso simile, appena più sopportabile perchè gli esserini responsabili di tanta pena sono pur sempre sangue del tuo sangue, è la partita ONLUS con i figlioletti. Uno strazio che tuttavia deve essere vissuto con apparente gioia, una tortura da subire con il sorriso sulle labbra, una pena nella pena. Chi ha avuto la fortuna di uscire indenne da una simile esperienza, afferma di aver compreso le radici profonde del mito greco di Crono, il dio che divorava i figli appena nati.
disinteressato di un volontario ONLUS, potrà
finalmente sperare di fare una qualche amicizia in spiaggia
di iniziare una stragnocca ai piaceri del beach tennis
"No, no, hai fatto bene a colpire la pallina di rovescio, anche se tra la tua racchetta e la pallina c'era la mia testa..."
"Ma figurati, la mano non me l'hai mica frantumata completamente, vedi, ho ancora tre falangi quasi intere..."
"Brava, bel colpo! Sssi, quello che è volato di là dalla rete è il mio orecchio... nooo, non ti preoccupare, tanto era quello con cui ci sentivo di meno, e poi me ne rimane un altro!"
"No, non è holpa hua, ma adehho la phallina non riehsco a shputalla, mahari stahera hon halma a hasa hrovo a infilahe un huhhiaio denthro l'esofaho..."
Nell'affrontare un’esperienza del genere, è importante mantenere il sangue freddo e ripetere continuamente il mantra fondamentale del giocatore ONLUS: "Questo non è beach tennis, è un'altra cosa.... questo non è beach tennis, è un'altra cosa....“
- 2. continua -
p.s. - E' passato tanto tempo dall'ultimo post, ma per motivi tecnici. Noterete che questo è stato pubblicato in digitale, non più in analogico: tutta un'altra cosa.