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martedì 21 febbraio 2012

palindromi

21.02.2012
Ennesima data palindroma.

Meno zoppa della precedente (l’11.11.11) e della prossima (il 12.12.12), quella di oggi è veramente una data palindroma, ed è stata come al solito caricata di grandi aspettative e di altrettanto poderose scemenze. Quasi che il presentarsi di una qualsiasi curiosa combinazione numerica del calendario riesca ad evocare nell’immaginario collettivo eventi che vanno dalla fine del mondo alla speranza di una rinascita, di un cambiamento radicale, dell’inizio di una nuova era.

Io, per verificare, oggi pomeriggio di nascosto da mia moglie che era fuori di casa, ho preso furtivamente pallina e racchettone nuovo e ho tirato alcuni colpi contro il muro del soggiorno. Direi che non è cambiato niente, a parte l’aver sporcato la parete: gioco male uguale a prima. Ma verificherò meglio domani sera, nel consueto mercoledì beachtennistico del CRAL.

Poi però, preso dal giochino dei palindromi tipo “ossesso”, “ovattavo” o “illesi piselli”, e incuriosito dal fatto che proprio oggi il nostro ex Premier avesse presentato il nuovo inno del suo partito, con i potenti mezzi informatici di cui dispongo ho scaricato il brano dalla rete e, memore di certi pezzi rock che ascoltati al contrario sembra nascondano chissà quali oscuri messaggi subliminali, ho ripetuto l'esperimento… Vuoi vedere che non sia palindromo anche quello! 
Non vi dico la mia sorpresa quando mi sono accorto che il nuovo inno del PDL - scritto dal suo Presidente e ascoltato all’incontrario, altro non si è rivelato che una sua completa confessione sulla corruzione dell’avvocato Mills, nonchè sul fatto che sapesse perfettamente che Ruby non era la nipote di Mubarak, bensì una non ho capito bene come l'avesse definita perché l’audio era un tantino rovinato.

Sull’onda dell’entusiasmo allora ho recuperato subito dopo un video girato l'estate scorsa sulla spiaggia di Spina, nel quale alcuni membri del Team (il Presidente, l’Amministratore Delegato, il Tesoriere e il Consulente Legale) giocavano a racchettoni: bene, il filmato visto all’incontrario era identico alla danza che i pellerossa Cherokee del Missouri eseguivano per invocare la pioggia.
Ho subito interrotto  la riproduzione del filmato, per non provocare mutamenti climatici irreversibili.
Ma la cosa più inquietante era che quei quattro, visti al contrario, giocavano pure meglio del normale!

venerdì 30 settembre 2011

torneo dell'amicizia 2011 - il resoconto

Fine dell’estate.
Ormai nella casa di Spina i ragni stanno placidamente riprendendo possesso degli angoli del soffitto. Sono i discendenti di quegli stessi ragni che ho aspirapolverato via ad inizio stagione, ma sembra che per questo non mi serbino alcun rancore. I ragni di Spina sono pacifici e fatalisti, conoscono le regole del gioco e le accettano serenamente. Anche se ultimamente ho fatto un sogno. Venivo morso nel sonno da un ragno calatosi sul mio letto, e per effetto del morso mi trasformavo, da individuo timido ed impacciato che sono, in
Spider-Lore, supereroe che sparacchia dai polsi ragnatele a forma di reti da beach tennis dentro le quali si intrappolano le palline dei suoi stessi smash… Un incubo che non vi dico.
Ma bando alle chiacchiere, adesso che è passato abbastanza tempo e sta scattando l’effetto nostalgia, cominciamo a pubblicare il tanto atteso resoconto del Torneo dell’Amicizia 2011, che si è srotolato, come di un film la pellicola, sui campi del Bagno Spina il 13 agosto scorso.

 
Ore 7.45 del gran giorno. Presso la residenza dell’amministratore delegato del Team, sotto una stretta vigilanza armata (c’era mia moglie con la racchetta in mano), inizia il trasferimento dei trofei verso il Bagno Spina.
Sono trofei antichissimi, riciclati per l’occasione. Ora non vorremo creare allarmismi, false aspettative o illusioni, ma non possiamo neppure nascondervi quello che ci è stato rivelato dall’anziano amministratore delegato. E cioè che una delle coppe messe in palio al Torneo (e purtroppo non ricorda quale), l’aveva vinta tantissimo tempo fa giocando in singolo a tennis sui campi della Palestina contro un tale Giuseppe di Arimatea, che poi gli aveva raccontato una stranissima storia …
In sostanza, abbiamo il fondato sospetto una delle coppe messe in palio al Torneo dell’Amicizia 2011 altro non sia - nientepopodimeno - che il Sacro Graal!
E che qualcuno dei premiati, probabilmente, se lo sia portato a casa. Laddove hanno fallito Lancillotto, tutti i cavalieri della tavola rotonda, i crociati e chissà quanti altri, è forse riuscito uno di voi, grazie magari ad un quindici buttato via dagli avversari con una misera palla spizzata in rete o un inverecondo pallonetto fuori misura... L’unico modo per determinare se la coppa che avete appoggiato sulla mensola in soggiorno sia o non sia il Sacro Graal, è di andare alla Fonte dell’Eterna Giovinezza, sconfiggere in duello il Cavaliere Templare che la difende, riempire la coppa con l’acqua, bere e:
1) se invecchiate e vi decomponete immediatamente, purtroppo la vostra coppa non è il Graal;
2) se non succede niente, beh allora andate al bar del Bagno Spina e fatevi due spritz per consolarvi: non ringiovanirete ma almeno vi tirate un po’ su, (purchè non esageriate con le patatine…);
3) se invece udite una musica celestiale e venite irradiati da un raggio di luce ultraterrena, quello da cui avete bevuto è sicuramente il Graal, che vi donerà la vita eterna.
In quest’ultimo caso non siate egoisti: riportate per favore la reliquia al Bagno Spina dove ci sono diverse altre persone che ne hanno bisogno, se non per la vita eterna, almeno per spianare quelle fastidiose rughe d’espressione che si ritrovano sul viso.

 il banchetto dell'organizzazione allestito. 
Ma quale mai delle coppe sarà il Sacro Graal? 
Di sicuro siamo riusciti solo ad identificare la Mitropa Cup vinta dal Bologna nell’annata 1961-62

 la pigotta Agostino, realizzata dalla mia signora e messa all’asta a favore dell’UNICEF. Per diverse settimane il pupazzo – work in progress - è rimasto appoggiato sul tavolino di fronte al divano di casa mia, con alcuni ferri da maglia conficcati nel busto… 
Giusto nel periodo in cui a me è venuto il colpo della strega!

arrivano alla spicciolata i partecipanti. Questo è il pigotto Luca, transfuga del Bagno Granchio, che è stato venduto a peso: con il ricavato hanno ricevuto conforto tutti i bambini dell’Africa sudorientale e di Haiti, e qualcosa è anche avanzato…

… e questo è il pigotto Rocco, che però è stato venduto a centimetri, e non state a chiedermi niente di più…

quando si dice che ti rubano la scena… I due onesti beachtennisti, uno dei quali è un vecchio amico proveniente addirittura dal remoto e derelitto Lido degli Scacchi, pensavano di essere i protagonisti dello scatto. Ma, come dicevano i latini, “ubi maior, minor cessat” e sul chi siano i “minor” qui, secondo me, ci sono pochissimi dubbi…

in questo emblematico scatto, il passato ed il futuro del Team.
In secondo piano il Presidente dimissionario (almeno così si vocifera, ma non tutti ci credono), ed il primo piano il Presidente in pectore: Abdel Abdul Karim Ben Khalifa El Zurmalek, che con il suo nuovo motto “Tutto per un euro” conta di risanare la difficile situazione finanziaria del Team, creatasi per la sciagurata gestione precedente

 arriva anche il Consulente Legale del Team. Negli ultimi tempi ha assistito il Tesoriere, che vedete sullo sfondo, responsabile del pauroso dissesto finanziario del Team. Come ben saprete il Tesoriere era il depositario del patrimonio, che ammontava ad un euro. Una mattina, entrando distrattamente al bar del Moro, con quell’euro si è bevuto un caffè. Resosi conto del misfatto, è subito fuggito in uno di quei paradisi fiscali dei Caraibi, condividendo la latitanza con altri celebri bancarottieri…

…ma naturalmente è ritornato a Spina, cedendo alle pressanti richieste del Presidente che lo ha convinto promettendo di triplicargli lo stipendio. E consigliato naturalmente anche dal Consulente Legale il quale però ha omesso di fargli notare che, comunque, il triplo di zero è pur sempre zero.

- 1. continua -