Come previsto, il Presidente è già tornato a casa.
I dubaiti lo hanno rispedito - addormentato -, avvolto in un vecchio tappeto persiano diretto a Smirne, ma erroneamente recapitato presso la nota agenzia di aste d’arte “L’Ariete” del Lido degli Estensi. Il gestore dell’agenzia (l’uomo dalla “esse” più sonora dei Lidi: memorabile la sua descrizione di un quadro di non so quale artista contemporaneo, le cui dimensioni erano di “centimetri sciescianta per sciescianta”), dopo un primo momento di comprensibile sorpresa, ha colto al volo l’opportunità di trarre vantaggio dall’inaspettato evento, e a parte il tappeto che ha spacciato per un Bukhara del XVI secolo (“sciedicescimo sciecolo”), ha tentato di battere all’asta anche il Presidente, ancora assopito, spacciandolo per una raffinata statua del Buddha dormiente.
falsi monaci tibetani tentano il recupero del Presidente
Alcuni membri del team, prontamente avvisati di quanto stava accadendo da amici della zona, si sono precipitati all’agenzia travestiti da bonzi e, dopo una strenua gara con offerte al ribasso, si sono aggiudicati la presunta statua per la ragguardevole cifra di 12 euro e mezzo.
Poche ore dopo il Presidente, ancora confuso, è stato restituito agli affetti della famiglia.
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Purtroppo dobbiamo segnalare un’altra disavventura occorsa a due anziani membri del team.
I due poveretti, raggirati da persone che avevano magnificato loro la bellezza della montagna durante l’inverno, sono stati avvistati sui campi innevati delle Dolomiti dove, storditi dall’ambiente ostile, per rinfrancarsi avevano cominciato a palleggiare lanciandosi sulle prime dei canederli e successivamente rudimentali palle di neve pressata.
Avvicinati con cautela dai feroci assistenti sociali di una casa di riposo della zona, la “Arbeit Zimmerfrei”, sono stati prontamente catturati e rispediti a casa.
l'attimo prima della cattura, mentre i due vengono circondati dagli assistenti e dai loro rottweiler, di norma utilizzati per la pet therapy
Ora riposano serenamente, abbracciati alla loro racchetta, cercando di dimenticare la brutta avventura.
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