lunedì 1 novembre 2010

(p)halloween

La notte di Halloween è appena passata. 
Il fatto che sia una festa di origine celtica già non mi dispone tanto benevolmente nei suoi confronti, però che ci sia della gente che per tutta la notte se ne va in giro travestita da mostro è una cosa che mi ha sempre fatto sorridere.
Poi mi fanno una grande tenerezza i bambini che suonano al campanello e urlano minacciosi al citofono: "Dolcetto o scherzetto?"


Mi piace pensare che possano essere quegli stessi piccoli mostri - che si manifestano finalmente nella loro reale forma demoniaca - che ci hanno perseguitato per tutti i maledetti fine settimana di quest'estate con il loro stramaledetti tornei di beach tennis under 12/14/16, per cui mi affaccio volentieri alla finestra e gli lancio giù (anche con una certa veemenza, devo dire) torroncini, caramelle e dolciumi vari. Naturalmente scaduti da almeno due anni. Così, tanto per far coincidere il dolcetto con lo scherzetto... Mi piace immaginare i pargoli che, al loro ritorno a casa dopo essersi impigozzati di schifezze, passano il resto della notte sdraiati sul pavimento del bagno abbracciati al water, invocando i druidi affinchè intervengano per lenire con le loro pozioni magiche i cataclismi intestinali e i paurosi meteorismi che li stanno sconquassando.

Quest'anno però, oltre ai tradizionali costumi da streghe, fantasmi, vampiri e licantropi, gli aficionados di questa festività hanno adottato un nuovo e pauroso travestimento, che allude ad una recentissima e singolare figura mostruosa scaturita dalle orrorifiche narrazioni estive raccolte tra gli ombrelloni del litorale di Spina.
E' un particolarissimo morto vivente, dallo sguardo vacuo e spento di chi ha visto nefandezze inenarrabili,  un essere privato della propria volontà che cammina seminudo nei suoi boxer di ordinanza, racchettone in mano, braccia e testa a penzoloni trascinando i piedi come fossero semisprofondati nella sabbia...
E' lo zombi del beach tennis: il non-morto reduce da una partita ONLUS!


in primo piano, un volontario della ONLUS 
"Fate giocare chi è meno fortunato di voi". Noterete che, ormai incapace di reagire, si sta lentamente trasformando in zombi... 


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