Per dimostrare di essere all’avanguardia, sull’onda del film “Avatar” e delle nuove tecnologie visive proposte dal cinema hollywoodiano, consegneremo al pubblico presente degli appositi occhialini
per poter assistere all’evento attraverso la nuova, rivoluzionaria
visione in 2D!!!
In pratica, pur guardando le partite dal vivo, vi sembrerà di vederle su di uno schermo. Scompare lo spazio reale e si materializza uno spazio virtuale che propone impressioni corrispondenti alla realtà, e che dura almeno finchè non vi arriverà una pallata in un occhio. Con i prossimi tornei svilupperemo nuove sofisticate tecnologie, producendo occhialini che consentiranno di vedere le partite contemporaneamente in 2D ed in bianco e nero; subito dopo implementeremo innovative tecniche che velocizzeranno i movimenti ed elimineranno il sonoro, che sarà sostituito da alcune musichette suonate dal vivo al pianoforte.
Come nelle comiche.
Come poi, di fatto, sono i nostri tornei.
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Vi dovevamo una precisazione sul logo del torneo. La presenza del tubetto di silicone evoca avvenimenti che avremmo voluto dimenticare e che nascono dagli interventi manutentivi di dubbia efficacia che l’amministratore delegato del Team ha effettuato sulla sua vecchia racchetta, che si stava aprendo in due longitudinalmente come una cozza. Per contrastare questo fenomeno degenerativo, l’attrezzo è stato siringato di silicone come neanche Nina Moric ha mai osato fare.
la soubrette croata in una recente immagine
Risultato dell’operazione è stato che parte della superficie della racchetta ha assunto la consistenza di un materasso Permaflex, e che un qualunque impatto tra racchetta e pallina determinava su quest’ultima moti con traiettorie irrazionali, bizzarre e di innaturale casualità.
Questo consentiva all’abile mestatore di rigirare la frittata a suo vantaggio, dato che ogniqualvolta (spessissimo) gli capitasse di sbagliare un colpo, la colpa era imputata all’infido silicone e, ogniqualvolta (raramente) gli riuscisse un colpo spettacolare - grazie all’imprevedibilità del silicone - , poteva magnificare le sue innate doti di giocatore dal tocco ineguagliabile.
Una situazione insopportabile e senza uscita.
Fortunatamente ora utilizza una racchetta nuova, e può giustificare i suoi frequenti e ripetuti errori di gioco solo lamentando che “…la racchetta è più pesante, risponde troppo e comunque non ci ho ancora preso la mano…”
Questa giustificazione ha però il fiato corto: il tempo è galantuomo, e la dura verità prima o poi verrà a galla.
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