venerdì 25 settembre 2009

miracolo, un commento!!!

Oggi in ufficio è stata una giornata nerissima. E’ incredibile come certe situazioni possano trasformare uno come me, normalmente sereno e pacato, in una potenziale belva sanguinaria. Per cui quando sono arrivato a casa, per rilassarmi, ho dato una sbirciatina al blog, e sulle prime non ci ho fatto caso. Poi ho lentamente focalizzato e ho sgranato gli occhi - che da piccolissimi sono diventati piccoli -, incredulo. Come Robinson Crusoe quanto ha trovato un’impronta sulla spiaggia della sua isola deserta.
Un commento… e per di più di uno di quei cinque desaparecidos: un segno di esistenza in vita!
Una buona notizia. 

Devo dire che ho ricevuto diverse e-mail dagli amici del mare, piene di simpatiche considerazioni e con alcuni allegati molto interessanti. Grazie a tutti, continuate pure. Penso però che un blog – benchè stupido come questo -, sia anche uno strumento di dialogo. Non condividere le cose formidabili che mi avete mandato nella casella di posta elettronica è un vero peccato.

Pertanto vi invito ad uscire dal guscio. In che modo? Postando appunto dei commenti. E dato che alcuni mi hanno manifestato le loro difficoltà, da buon troglodita del web ho provato io stesso, come cavia votata al sacrificio, a postarne uno. Il risultato è nella tecnicissima guida qui sotto:

Come Postare i Commenti  

Per cui provate, senza problemi.

Forse qualcuno ha notato la scomparsa dello spazio “Lettori fissi”, nella colonna di destra. Non faceva bene il suo mestiere, si incriccava, visualizzava numeri immaginari e pertanto l’ho tolto, in attesa di tempi migliori. Mi scuso con Cesare, noto frequentatore tardopomeridiano dei campi del bagno Spina, l’unico che rocambolescamente era riuscito a registrarsi e che è stato brutalmente segato. Spero che abbia voglia di rifarlo al momento opportuno e, specialmente, che possa spiegare a tutti come diavolo ci sia riuscito.

Sabato e domenica al mare prevedono bel tempo: io ci sarò. Prego presentarsi armati, motivati e solo in un numero complessivo multiplo di quattro.

mercoledì 23 settembre 2009

chi li ha visti?

Dato che un blog ha anche una sua funzione sociale, riceviamo e volentieri pubblichiamo:

                                    CHI LI HA VISTI?


Stiamo parlando - partendo da sinistra - del primo, del terzo e del quarto in piedi e del secondo e terzo seduti. 

L’immagine è di qualche tempo fa, quindi la fisionomia dei personaggi potrebbe essere notevolmente cambiata, e sicuramente non in meglio. In qualcuno potrebbe essersi accentuato l'accenno di calvizie, in altri la lieve pinguedine. 

Scomparsi dal 2007, i cinque pare siano usciti dal bagno Spina una domenica sera di fine settembre, e da allora si sono perse le loro tracce. Le famiglie, dopo un brevissimo periodo di apprensione, li hanno prontamente dimenticati e adesso diffidano chiunque li ritrovasse dal riportarli a casa.
Solo una persona è ancora disposta ad accoglierli a braccia aperte: trattasi di tale Nazzareno F. che, interrogato sui motivi, ci ha detto:
- “Mi ricordo di loro, in fondo erano bravi ragazzi… millantavano di saper giocare a racchettoni, e io li lasciavo dire… Non hanno mai combinato niente di buono nella vita, ma se li ritrovassimo potrebbero venire a darmi una mano qui nel Bagno… Ho sempre bisogno di manodopera a buon mercato per lavori semplici e avrei anche già alcune idee: quello grosso, ad esempio, potrei utilizzarlo come gonfiabile per farci giocare i bambini…”

Bene, spero proprio di tutto cuore che i lettori di questo blog possano dare il loro contributo per una positiva soluzione di questa straziante vicenda. 

martedì 22 settembre 2009

una componente indispensabile

Qualche settimana fa, mia moglie e tre amiche si sono incamminate chiacchierando allegramente verso un campo libero, racchette alla mano e felici di poter giocare tra ragazze, si sono disposte a coppie sempre chiacchierando ai due lati della rete ma, dopo circa quindici minuti di amena conversazione, hanno avuto come la percezione di un vuoto immotivato, di una assenza inspiegabile ed angosciante. Dopo frenetiche consultazioni, c’è stata l’intuizione: si erano scordate la pallina.

Maligni vociferano che, anche senza, non avrebbero poi giocato né meglio, né peggio.

E’ arrivato quindi il momento di parlare di una delle componenti indispensabili per il gioco a beach tennis. 

Nel pezzo pubblicato qui sotto si fa riferimento a persone conosciute nello stretto ambito dei racchettari del Bagno Spina e degli immediati dintorni. Comunque il donatore dei bulbi piliferi è evidentemente un personaggio con pochi capelli, mentre l’altro, sul cui lettino si verifica il rinfoltimento del feltro delle palline, è chiaramente persona irsuta.

Se il primo è caratterizzato dalla calotta cranica che brilla praticamente di luce propria, peculiarità del secondo è una carica ormonale potentissima che trasfonde tutt’intorno facendo crescere istantaneamente peli sulla superficie di cose come, che so, il volante dell’auto, le maniglie delle porte o le posate. 

L’idea sarebbe che il secondo imponesse le mani sulla testa del primo. Studieremo l’ipotesi nel dettaglio, e nel caso la proporremo agli interessati l’estate prossima. Cosicchè saranno pronti per una capatina al Salone Biasini, anch’esso citato, abilmente condotto dal miglior “hair stylist” e contemporaneamente peggior tennista degli ultimi 150 anni.

le palline  

venerdì 18 settembre 2009

il contesto

E’ venuto il momento di contestualizzare un po’ l’ambiente, di dare alcune indicazioni a chi non lo conoscesse.
Il centro di tutto è il Bagno Spina, o Spina Beach 48 come enfaticamente recita il cartello all’ingresso, gestito da Carla e Nazzareno (che vedete ritratto nell’ultima foto del penultimo post).
Esso confina a nord con il Bagno Granchio (o Granchio Beach 47, neanche fossimo in California), e a sud con il Bagno Las Vegas (eddai, neanche fossimo in Nevada).
Di cosa ci sia oltre, il normogiocatore di beach tennis sa ben poco; nomi come Malua, Kursaal, Eden, suonano alle sue orecchie come irraggiungibili luoghi esotici, misteriosi e leggendari un po’ come Timbuktù, Shangri-La o El Dorado.

mappa  

I rapporti istituzionali tra i bagni appaiono piuttosto freddi, quando non ostili.
E recenti migrazioni di clienti da un bagno all’altro non hanno certo contribuito ad un miglioramento di tali rapporti. Sporadiche fughe di clienti nei bagni vicini, attratti dalle sirene della sopravvalutata “pizza della Franca” da una parte o dal miraggio di poter utilizzare un campo da beach tennis libero dall’altra, sono mal tollerate dei gestori. 
Succede talvolta che taluni personaggi di clan familiari, malamente fuoriusciti dallo Spina negli scorsi anni, si presentino ostentatamente a giocare sui campi (forti naturalmente di un invito); in tal caso, per evitare spiacevoli incidenti diplomatici, membri dello staff prelevano prontamente Nazzareno, che viene sedato, legato ad una sedia, imbavagliato e rinchiuso – schiumante di rabbia - in cucina almeno fino a quando gli invasori non se ne vanno.
E’ anche successo che clienti dello Spina, avventuratisi sui campi del Bagno Las Vegas, siano stati brutalmente scacciati. Posso però testimoniare che i poveretti non erano andati per occupare un campo, bensì per allontanare gli stormi di corvi che non solo erano appollaiati tutti in fila sui nastri del net, ma stavano addirittura nidificando sui pali di sostegno delle reti, invogliati dalla pace e specialmente dalla solitudine del luogo. 

Nella mappa trovate poi alcuni riferimenti che è opportuno spiegare.
Il primo è lo Spritz.
Il fiume Spritz nasce dal bancone del bar del Bagno Spina. E’ un fiume misterioso, carsico, a carattere torrentizio e a portata variabile. La sua portata difatti è nulla per la maggior parte della giornata, ed è massima dalle ore 18 fino all’ora di cena. Invece di sfociare da qualche parte, come tutti i fiumi perbene, esso scompare, inghiottito misteriosamente assieme a patatine fritte, olive e stuzzichini vari.
Il secondo è il mare.
Si narra che in fondo alla passerella ci sia un qualcosa, una massa liquida maleodorante, che gli indigeni impauriti chiamano, sottovoce, “mare”. Questo luogo piuttosto inverosimile, ammesso che esista, è comunque del tutto sconosciuto ai giocatori di beach tennis, convinti che sia un’altra delle tante storie frutto di fantasie e  superstizioni popolari.

giovedì 17 settembre 2009

kabul

Ieri sera avevo pistolato fino a tardi per pubblicare qualche nuova stupidata…

Beh, oggi non è il caso.

Oggi è meglio tacere.  E magari pensare.

lunedì 14 settembre 2009

i migliori degli ultimi 150 anni

Tutti ne parlano! E’ indiscutibilmente il gioco preferito di questa fine estate!!!

Per non essere da meno (come diceva il sommo maestro Enzo Jannacci: "Prendeva il treno per non essere da meno..."), mi sento in dovere di dare un mio personalissimo contributo.

Ecco qua.


Di gran lunga le migliori giocatrici di beach tennis degli ultimi 150 anni


Di gran lunga il miglior centravanti degli ultimi 150 anni


Di gran lunga il miglior gruppo rock degli ultimi 150 anni


Di gran lunga il miglior assessore degli ultimi 150 anni


Di gran lunga la migliore automobile degli ultimi 150 anni


Di gran lunga il miglior ingegnere degli ultimi 150 anni


Di gran lunga il miglior imprenditore balneare degli ultimi 150 anni


Fermatemi, potrei continuare per ore ed ore...

Chi volesse contribuire, naturalmente lo può fare nei commenti.

venerdì 11 settembre 2009

toreri senza paura

Ci attaccano coma una mandria di tori inferociti, ma io sono un torero che non ha paura di nessuno."

(Silvio Berlusconi alla Fiera del tessile “Milano unica”, 9 settembre 2009).


Per favore, qualcuno gli spieghi che il torero ha a che fare esclusivamente con i bovini maschi adulti, mentre lui negli ultimi tempi mi sembra che abbia dimostrato di avere molto più feeling con le giovani bovine femmine…

Forse servirebbe un approfondimento; se qualche esperto di lingua e cultura spagnola volesse spiegarci la sottile differenza tra il “torero” e il “vaquero”, gliene saremo grati.
 
Comunque, visto che c’è anche Zapatero in Italia - che se la ridacchiava sotto i baffi davanti al miglior premier in 150 anni di storia italiana, probabilmente pensando a come dovevano essere stati gli altri -, cavalchiamo pure questa folata di vento iberico per calarci nel prossimo fine settimana dentro l’arena dei campi da beach tennis.

Anche noi come toreri senza paura.


Mi raccomando non mancate, sono gli ultimi fuochi; poi ci sarà solo il rimpianto.

mercoledì 9 settembre 2009

i segni

09.09.09
Bene, il giochino potrà andare avanti solo per altri tre anni, quindi state attenti a non perdervi il 10.10.10, l’11.11.11 e il 12.12.12. Mi raccomando, segnatevelo sull’agenda perchè poi se ne riparlerà tra un migliaio di anni. 
Per festeggiare l’evento, oggi parliamo di un fenomeno nuovo nel mondo del beach tennis: quello dei segni.
Prima dei segni, sui campi c’erano soltanto i gesti. E i gesti volevano dire “fuori” (dito indice rivolto verso l’alto), “dentro” (dito indice rivolto verso il basso), “vaffanculo” (racchetta lanciata per aria, occhiataccia e braccia retroflesse ai lati della testa) e poche altre cose.
Poi c’è stata questa rivoluzione, quasi copernicana.
Esaminiamola nel dettaglio.

i segni  

martedì 8 settembre 2009

il doppio misto

Bene, passato anche questo proficuo week-end, possiamo ricominciare. Spero che l’utilizzo di SCRIBD per vedere il documento non vi abbia particolarmente sconvolto. Potete cliccare sul link sopra l’anteprima, o cliccare sul rettangolino in alto a destra dell’anteprima stessa per una visualizzazione a tutta pagina; poi potete utilizzare lo zoom, scorrere il documento dalla barra laterale o con la manina che si attiva tenendo premuto il tasto sinistro del mouse…. Insomma, smanettate pure liberamente, ho fiducia nella vostra intelligenza e nelle vostre capacità di intuizione.
Il secondo post riguarda una particolare forma di torneo.

il doppio misto  


Prossimamente (non appena avrò capito come fare) potrete vedere alcune foto scattate al Bagno Spina nelle scorse settimane. Preparatevi ad inabissarvi nell'orrore...

venerdì 4 settembre 2009

il torneo

Naturalmente è tutto più complicato del previsto. Mi sono accorto che postare una cosa già fatta, corredata da foto, didascalie ecc., mantenendo la formattazione originale del documento, è praticamente una missione impossibile. Vagando alla cieca nella rete, mi è parso di capire che utilizzando un servizio come questo SCRIBD, sia possibile incorporare un documento in un post del blog.
Per cui ci provo.
E che Dio me la mandi buona.
Se fallirò, spero che possiate perdonarmi.
Qui sotto troverete il codice che dovrebbe permettervi di accedere al primo dei documenti che vorrei condividere e che, udite udite, esamina alcuni aspetti riguardanti i tornei estivi di beach tennis. 

Ok, tentiamo…


il torneo

Dai, possibile che sia così semplice?

martedì 1 settembre 2009

Perchè questo blog?

Non c'è una risposta precisa. Tutto nasce da una serie di paginette appiccicate con lo scotch alle vetrate del Bagno Spina nelle prime settimane di agosto, sulle quali si è raccontato – elaborando nei dopocena estivi tutta una serie di spunti, battute e cazzeggi vari raccolti durante la quotidiana fatica sui campi – di vari aspetti del beach tennis, croce e delizia dei weekend e delle vacanze estive ai Lidi Ferraresi.
Vista la curiosità suscitata, documentata inoppugnabilmente dalle numerose ditate impresse sui vetri nelle immediate vicinanze dei suddetti fogli, mi è sembrato simpatico pubblicarne il contenuto in rete. 

Si parla quindi del beach tennis, visto dalla parte di chi lo pratica ossessivamente senza però capirne una mazza. Il blog è comunque aperto anche ai contributi di chi non ne capisce un’ostia e, se qualcuno poi non ne capisse un accidente, tanto meglio, sarà senz’altro il benvenuto.

Cominciamo subito.